Mi sono avvicinata al video grazie al teatro e al mio interesse per nuove tecnologie applicate allo spettacolo. Trovo il teatro un luogo privilegiato di osservazione, di ascolto, di immaginazione nel quale ho incontrato grandi maestri. Mi interessano il processo creativo, la relazione con le altre figure professionali, la possibilità di dar vita ad immaginari che integrano e arricchiscono la scena. Il primo lavoro in teatro è stato con Tam Teatromusica. Le mie proiezioni ritagliavano le parole e le forme, avvolgevano i corpi nello spazio scenico: ascoltare e capire quando e come dar voce ad un evento o un’emozione del tessuto drammaturgico.
Ho scoperto che questo lavoro mi piaceva molto e ho continuato nel tempo creando video-scenografie per molti spettacoli. Continuo tuttora.

Su questi temi ho anche fatto ricerca, nel 2017/2018, con un assegno del dipartimento di Filosofia e Beni Culturali dell’Università di Venezia, studiando l’utilizzo delle tecnologie nel teatro di ricerca in Veneto. I risultati si possono leggere qui.

Faccio parte del gruppo ADV, Arti Digitali dal Vivo e il mio lavoro è stato raccontato da Anna Maria Monteverdi nel suo volume Scenografe. Storia della scenografia femminile dal 900 ad oggi