Ho iniziato con progetti sperimentali come il Taranta VideoBlog (con Carlo Infante e Antonio Rollo) del 2005 ad esplorare un territorio, le sue attività, il suo tessuto produttivo e sociale. Ho continuato successivamente nel nordestino collaborando con festival (Trento Film Festival) o con organizzazioni come Coop- Ad Alta Voce, in cui ho raccolto ritratti di personaggi fuori dagli schemi che hanno seguito la strada della passione allontanandosi da sentieri convenzionali.
Artigiani, pastori, persone che hanno fatto scelte radicali e coraggiose come Gianni Rigoni Stern, pionieri dell’alpinismo come Reinhold Messner, Catherine Destivelle, Hervè Barmasse.
Nel 2014 ho incontrato il Dipartimento di Management di Ca’ Foscari, che mi sceglie per raccontare con taglio critico e autoriale realtà storiche di artigianato artistico di Venezia come Fortuny e Nason Moretti. La ricerca continua, dal video passo alla video installazione a cui aggiungo la componente interattiva grazie all’incontro con altre figure professionali con cui diamo vita ad un collettivo D20 ART LAB. Cerchiamo modalità inusuali di narrazione, utilizzando un approccio art based, che sfida le forme precostituite di racconto e propone uno sguardo diverso (Lotto Sport Italia, Monboot, Scarpa, Stonefly, Electrolux ). Nel corso del tempo abbiamo introdotto anche una forte componente partecipativa nei progetti. Lavoriamo con piccoli laboratori, grandi brand, enti pubblici portando il nostro punto di vista non solo su organizzazioni produttive, ma anche territori o spazi da rigenerare.

Questa tensione nel raccontare le storie con un approccio art based lo insegno a Ca’ Foscari con il corso di Video Storytelling all’interno del Minor in Management Artistico. Faccio parte del MACLAB (Laboratorio di management delle arti e della cultura) e collaboro con AIKU. Arte Impresa Cultura, Università Ca’ Foscari, Venezia.